Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
levia gravia | 279 |
III.
PER NOZZE B. e T.
in pisa
Chi me de’ canti o mai memore in vano
Poi che dal nido mio giacqui diviso,
Chi me al ciel patrio e de gli amici al viso
4Rende toscano,
Dove piú largo ne’ bei piani a l’onda
Laborïosa il freno Arno concede
E di trïonfi solitari vede
8Grave la sponda?
Vola il pensiero trepidando e posa
A una nota magione or tutta in festa,
Piange la madre e i bianchi veli appresta:
12Ecco la sposa.