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462 | giambi ed epodi |
XVIII.
PER VINCENZO CALDESI
otto mesi dopo la sua morte
Dormi, avvolto nel tuo mantel di gloria
Dormi, Vincenzio mio:
De’ subdoli e de’ fiacchi oggi è l’istoria
4E de i forti l’oblio.
Deh non conturbi te questo ronzare
Di menzogne e di vanti!
No, s’anco le tue zolle attraversare
8Potessero i miei canti
E su ’l disfatto cuor sonarti come
La favolosa tromba,
No, gridar non vorrei di Roma il nome
12Su la tua sacra tomba.