Pagina:Poesie (Carducci).djvu/514

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488 giambi ed epodi


Qual brandiva, salutando, un cappel bianco piumato
Con un gracil moncherino che solo eragli avanzato;

Qual con una tibia sola disegnava un minuetto;
40Qual con mezza una mascella digrignava un sorrisetto.

Tutt’a un tratto quel movente di maligni ossami stuolo
Schricchiolando e sgretolando si levò per l’aria a volo;

Ed intorno a l’orifiamma dispiegante i gigli gialli
44Sgambettando e cianchettando intessea carole e balli,

Ed intorno a l’orifiamma sventolante i gigli d’oro
Sibilando e bofonchiando intonava questo coro.

— Ben ne venga il delfin grigio nel reame ove a’ Borboni
48Né pur morte guarentisce fide o pie le sue magioni.

Passerem dal Ponte Nuovo. Venga a sciór la sua promessa
Co ’l re grande che Parigi guadagnò per una messa,