Pagina:Poesie (Carducci).djvu/642

Da Wikisource.
616 rime nuove


LIII.

DIPARTITA


Quando parto da voi, dolce signora,
Scura la terra e grigio il cielo appare,
Odo gufi cantar dentro e di fuora,
4E gli alberi non restan di guardare.
     Brulli, stupidi in vista e intirizziti,
Guardano a lungo come sbigottiti:
     Guardan, crollano il capo e fuggon via,
8E tornan sempre. Oh trista compagnia!

O trista compagnia, che cosa vuoi? —
— Noi ti guardiamo perché morto sei.
Noi siam gli spettri de’ pensieri tuoi,
12Noi siam gli spettri de’ pensier di lei.
     Ier tra canti d’uccelli e tutti in fiore:
Oh come fugge la vita e l’amore!
     Oggi ti accompagnamo al cimitero:
16Oh come freddo e lungo è il tempo nero!