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XCIV.
LA FIGLIA DEL RE DEGLI ELFI
Cavalca sir Òluf la notte lontano
Per fare gl’inviti, ch’è sposo diman.
Or danzano gli elfi su ’l bel verde piano;
4La donna de gli elfi gli stende la man.
— Ben venga sir Òluf. Perché vuoi scappare?
Vien dentro nel cerchio: vien, balla con me. —
— Ballare non devo, non posso ballare:
8È giorno di nozze dimani per me. —
— Se meco tu balli, scudiero gentile,
Due d’oro speroni donare io ti vo’,
Ed una camicia di seta, sottile,
12Che al lume di luna mia madre imbiancò. —