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XCIV.

LA FIGLIA DEL RE DEGLI ELFI


Da Stimmen der Völker di Gottfr. v. Herder


Cavalca sir Òluf la notte lontano
    Per fare gl’inviti, ch’è sposo diman.
Or danzano gli elfi su ’l bel verde piano;
    4La donna de gli elfi gli stende la man.

— Ben venga sir Òluf. Perché vuoi scappare?
     Vien dentro nel cerchio: vien, balla con me. —
— Ballare non devo, non posso ballare:
    8È giorno di nozze dimani per me. —

— Se meco tu balli, scudiero gentile,
    Due d’oro speroni donare io ti vo’,
Ed una camicia di seta, sottile,
    12Che al lume di luna mia madre imbiancò. —