Pagina:Poesie (Carducci).djvu/858

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832 odi barbare


Vuole Manerba a te rasene istorie,
vuole Muníga attiche fole intessere,
mentre su i merli barbari fantasimi
armi ed amori con il vento parlano.16

Ascoltiam sotto anacreòntea pergola
o a la platonia verde ombra de’ platani,
freschi votando gl’innovati calici
che la Riviera del suo vino imporpora.20

Dolce tra i vini udir lontane istorie
d’atavi, mentre il divo sol precipita
e le pie stelle sopra noi vïaggiano
e tra l’onde e le fronde l’aura mormora.24

Essi che queste amene rive tennero
te, come noi, bel sole, un dí goderono,
o ti gittasser belve umane un fremito
da le lacustri palafitte, o agili28

Veneti a l’onda le cavalle dessero
trepida e fredda nel mattino roseo,
o co ’l terreno lituo segnassero
nel mezzogiorno le pietrose acropoli.32

Gino, ove inteso a le vittorie retiche
o da le dacie glorïoso il milite
in vigil ozio l’aquile romulee
su ’l lago affisse ricantando Cesare,36