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LA PIOGGIA.
Con che dolcezza i primi anni rammento
E i miei trastulli e il mio paterno tetto
Sporgendo il volto a questo vivo e schietto
Odor di pioggia che mi porta il vento!
5Riveggo il padre mio sui libri intento,
Dorato dal chiaror del caminetto,
E risento dal piccolo mio letto
Delle lunghe notturne acque il lamento.
E sogno ancora i pellegrini erranti
10Per vaste selve e nere alte castella
Nido ospital di fuggitivi amanti;
E un vago raggio dell’età fuggita
Al già stanco mio sguardo il mondo abbella....
Odorando la pioggia, amo la vita.