Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 158 — |
ALLA TERRA.
T’amo, feconda e pia terra, e t’ammiro,
E ti palpo, e di te colmo le mani,
E su te chino il volto, avido, e i sani
Profumi tuoi, riconoscente, aspiro;
E in te l’occhio figgendo, in breve giro
Scopro monti e foreste e valli e piani,
E mi smarrisco per recessi arcani,
E dietro a mille vaghe ombre sospiro.
E a traverso a’ tuoi strati in te sprofondo
Con paurosa voluttà la mente
Fino all’intime viscere del mondo,
E bacio il manto tuo florido e bello,
Terra forte, gentil, fida, innocente,
Che ricopri mio padre e mio fratello.