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CANTO TERZO 87

     90Corse un lamento per la mesta Ardenna1.
Al lor primo apparir dier ratto il loco
     L’assetate del Tartaro caterve,
     Un grido alzando lamentoso e fioco.
Come fugge2 talor delle proterve
     95Mosche lo sciame che alla beva intento
     Sul vaso pastoral brulica e ferve,
Che al toccar della conca in un momento
     Levansi tutte e quale alla muraglia,
     Qual si lancia alla mano e quale al mento:
100Tal si dilegua l’infernal ciurmaglia;
     Ed altri una pendente nuvoletta,
     D’ira sbuffando, a lacerar si scaglia;
Sovra il mar tremolante altri si getta,
     E sveglia le procelle; altri s’avvolve
     105Nel nembo genitor della saetta;
Si turbina3 taluno entro la polve,
     E tal altro col guizzo del baleno
     Fende la terra e in fumo si dissolve.
Dal sacro intanto orror del tempio uscièno
     110Di mezzo all’atterrate are4 deserte
     Due donne5 in atto d’amarezza pieno.
L’una velate e l’altra discoperte
     Le dive luci avea, ma di gran pianto
     D’ambo le gote si parean coverte.
115Era un vel bianco6 della prima il manto,
     Che parte cela e parte all’intelletto
     Rivela il corpo immaculato e santo.
Una veste inconsutile7 di schietto
     Color di fiamma l’altra si cingea,
     120Siccome il pellican8 piagata il petto.
E nella manca l’una e l’altra dea

93. alzando doloroso e fioco.

95. Mosche uno stuolo che


    narrato da Silio Italico nel libro III della Guerra Punica». Mt.

  1. Ardenna: «detta dai Latini Arduenna, è una selva che comincia all’estremità dei Vosges ed occupa un grande spazio della Sciampagna. Ai tempi di Cesare (giusta il testimonio di lui) stendevasi per cinquecento e piú miglia di terreno». Mt.
  2. Come fugge ecc.: Similitudine, che deriva da un’altra omerica. Iliad. II, 614 (trad. M.): «Come lo sciame dell’impronte mosche, Che ronzano in april nella capanna, Quando di latte sgorgano le secchie, Chi...».
  3. Si turbina: s’avvolge a guisa di turbine.
  4. are: altari.
  5. Due donne: la Fede e la Carità.
  6. Il vel bianco, che significa la purezza della Fede, cela all’intelletto umano parte del corpo di essa, perché non tutte le verità dogmatiche sono manifeste e intelligibili all’uomo.
  7. inconsutile: non cucita, com’era la veste di Cristo.
  8. il pellican: il pellicano, della classe de’ palmipedi, è simbolo della carità e anche dell’eucaristia, perché si credette erroneamente che si piagasse il petto a fine di nutrire del proprio sangue i suoi figli.