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IL CONGRESSO CISALPINO IN LIONE 187

     Qual negli arcani e taciti
     6Claustri1 gran diva2 folgorando appar?
O del nemboso Egïoco3
     Armipotente4 figlia,
     Ti riconosco al cerulo
     Baleno delle ciglia5
     E all’ondante su gli omeri
     12Peplo6 che l’erettèe nuore sudâr.
Ma dove, o dea, dell’egida7
     Son l’idre irate8, e i lampi
     Dell’asta che terribile
     Scuotea di Flegra9 i campi
     E l’alte mura iliache,
     18Quando i numi ferìa braccio mortal10?
Armi, risponde, e turbini
     Nella rutenia lutta11
     Cessi all’eroe, che fulmina
     L’acre Scita12; né tutta,
     Né tutta ancor sul barbaro
     24Del vincitor ruggì l’ira fatal13.
Su la redenta Vistola14
     Gli prepara Bellona
     I procellosi alipedi,
     E boreal corona

    ecc.

  1. 5. arcani... claustri: stanze appartate e silenziose della regale puerpera.
  2. 6. gran diva: Minerva.
  3. 7. del nemboso Egioco: di Giove adunatore di nembi. Cfr. la nota al v. 145, p. 102.
  4. 8. Armipotente: Anche Virgilio (En. III, 544) chiama Minerva armisona e Ovidio (Amor II, vi, 35 e Metam. XIV, 475) armifera.
  5. 9. al cerulo ecc.: L’essere occhi-azzurra era, com’è noto, prerogativa di Minerva. Cfr., p. e., Omero Odiss. V, 427, 437; VI, 13 ecc.
  6. 12. Peplo: l’ampia veste, tenuta stretta al corpo per mezzo di fermagli, che ti lavorarono con sudore (sudâr: trans.) e ti offersero come a loro protettrice le donne ateniesi, spose dei nipoti d’Erettèo. Cfr. la nota al v. 39, p. 182.
  7. 13. dell’egida ecc. cfr. sopra il v. 7 la nota al v. 145, p. 102.
  8. 14. l’idre irate: Nel mezzo dello scudo di Minerva era il capo di Medusa (il Gorgone), che per crine aveva serpenti (idre). Il Poliziano (St. II, 28), di Minerva: «Che ’l casto petto col Gorgon conserva».
  9. 16. Flegra: Cfr. la nota al v. 467, p. 113.
  10. 18. braccio mortal: quello di Diomede, che ferì, in tempo della guorra troiana, Venere e, guidato da Minerva, anche Marte. Cfr. Omero Iliad. V, 319 e 816 e segg.
  11. 20. Nella rutenia lutta: nella guerra di Polonia (abitata dai Ruteni, popoli di razza slava), promossa contro Napoleone dall’Inghilterra e combattuta con armi prussiane e russe.
  12. 22. L’acre Scita: il rabbioso Russo. Cfr. la nota al v. 53, p. 143.
  13. 28. Né tutta ecc.: In fatti la vittoria che Napoleone ebbe dei Russi a Friedland, causa precipua della pace di Tilsitt (8 luglio), avvenne nel 14 giugno di quell’anno, mentre l’ode, come si è detto, fu composta nell’aprile.
  14. 25. - Su la redenta Vistola ecc.: «Napoleone era già entrato in Varsavia. Il Monti pone che alla fine delle vittorie la dea della guerra [Bellona] gli prepari il cocchio e i cavalli [alipedi: cfr. la nota al v. 364, p. 109] del trionfatore, e gli tenga pronta la corona che egli avrà tolta ai due re del settentrione [boreal corona], il prussiano e il russo già ricordati: corona fulgente del sangue dei nemici comprati dall’Inghilterra avida e ricca [avara] a danno di lui. Dopo la pace di Tilsitt si formò poi in Polonia un piccolo stato indipendente con Varsavia capitale. — Dicendo Vistola intende la Polonia, perché la Vistola è fiume che attra-