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A POLIDETE
NOME ARCADICO
DEL C.re IPPOLITO PINDEMONTE(f)
EPISTOLA
Queste, che or leggi d’ogni grazia ignude
Sebben dettolle amor semplici note,
Con man ti scrive non ben ferma ancora
Lesbia, la tua fedel Lesbia, a gran pena
5Di lenta febbre a lo squallor, e d’empj
Minacciosi dolor sottratta a l’ire.
Ma in preda ancora a’ più crudei dolori
Mai di seguirti non cessò su l’ale
De’ suoi pensieri a’ più remoti lidi,
10A’ quai varcar ti piacque disprezzando
Gli scogli, e i mostri d’infamato nome,
Che pur fecer fra tanti orridi affanni
Tremare un giorno il tuo sagace Ulisse,
Quando distrutte d’Ilïon le mura
15Volgea per lunghi error d’Itaca al regno.
Oh quante volte allor che più tacea
Cheta la notte, e le mie membra lasse
A dolce sonno in braccio avean riposo,