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Se il cor mi si turba
In me rivolgendo
Che i giorni tuoi santi
S’estinser, gemendo;
Che giovin peristi
18In lungo patir;
Io scerno che il pianto
Mi tergi e sorridi!
Io scerno che al cielo
Ne inviti, ne guidi!
Io t’odo che appelli
24Felice il martìr!
Ell’era di quelle
Serafiche menti,
Vissute nel mondo
Sublimi, innocenti,
Amando, pregando,
30Chiamando a virtù.
Doloran pei cari,
Doloran per Dio;
Lor merto arricchisce
Chi in merti fallìo:
Lor vita è Calvario,
36Lor norma è Gesù!