Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/84

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E la città del Rodano opulente
     Sfoggiò tappeti e drappi ed archi e troni
     104Al quaggiù ridisceso Onnipotente.
    
Gioiva la caterva udendo i buoni
     Racconti de’ vegliardi, ed esclamava:
     107« Di novo esser del ciel vogliam campioni! »
    
Intanto ognun con dignità n’andava
     Qua e là per le strade brulicando,
     110O a’ pensili balconi susurrava,

Lo spettacol santissimo aspettando.

                             ................

112Del cannone il fragor nuncio prorompe,
     E da ogni parte ecco seguir silenzio;
     La procedente pompa in quell’istante
     Prese le mosse avea del tempio. E oh quale
     116In tutta quella turba apparìa senso
     Misto di gaudio, di stupor, d’ossequio,
     Di terror sacro! E nel quadrivio tutti
     Protendeano la testa, impazïenti
     120D’appagar le pupille in quel sublime
     Intervenir del Re dell’universo