Arrossiva Eleardo, impallidiva
A questi detti, ed arrossìa di novo,
E balbettava: — Obbedirò, ma . . .
— Tronca,
Gli disse il vecchio, ogni esitanza, e parti. 1190Servi al tuo prence ed a Saluzzo.
— Come?
— Volgiti a Dio; t’ispirerà. T’adopra
Sì che, per gara de’ baroni, l’oro
Di Tommaso al riscatto or si fornisca:
Scuoti la possa de’ Visconti, scuoti 1195I nostri prodi. Combattete: egregio
Acquista un loco tra’ vincenti, o muori!
— Ch’io snudi il ferro, e di Maria nel padre
Forse mi scontri, e di svenarlo io rischi?
Troppo, troppo dimandi. A me bastante 1200Sforzo è perder Maria, qui seppellendo
I giorni miei fra lagrime e rimorsi.
— Più degna del Signor, dopo alti fatti,
Riporterai qui la tua fronte, io spero,
E non che il padre di Maria tu sveni, 1205Di salvare i suoi dì forse avrai campo!
Profetici parean gli atti, gli sguardi,
E la voce del vecchio. E ciò dicendo,
Forte afferrò la destra d’Eleardo,