Vai al contenuto

Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico II.djvu/191

Da Wikisource.

( 189 )

     1470Tace il mio carme i varii assalti e i varii
Destini delle insegne ora fuggiasche
Or vincitrici. Sempre a’ ghibellini
Anima principale era il Dogliani,
Come già tempo il Procida a sue terre,
1475E fra i ministri al suo comando egregi
Splendea per senno e per virtù Eleardo.


VII.


     Amor di patria in vani sogni il core
No, non agita allor, ma di divina
Potenza il nutre e lo sublima, quando
1480Svolgesi in terra da stranieri oppressa:
Allor non dubbia è sua purezza; allora
Tutte s’intendon l’alme generose
Che fremono del giogo; allor divisi
In discordanti aneliti e dottrine
1485Non son nobili e volgo: unica han meta
L’espulsïon delle insultanti spade,
E della prisca dignità il ritorno.
     Quanto in que’ dì contrario al patrio bene
Fosse pe’ Saluzzesi il guelfo spirto,
1490Meglio comprese ognuno all’improvvisa
Morte del vecchio provenzal monarca.
Orbo questi del figlio, al debil pugno