Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico II.djvu/213

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Ma so ch’aneli d’emanarlo, e Iddio
1990L’adempimento di tua brama aspetta
Per benedirti più e più! . . .
                                                          Troncato
Fu duramente da’ guerrieri il pio
Grido del vecchio, e fu troncato il grido
Dell’angosciata vergine, e repente
1995Lunge dal padiglione venner sospinti.
     Videli Arrigo a sè tornare, e disse
Con amaro sogghigno: ― Il pianto vostro
Non terse dunque il vincitor? Lucraste,
E ben vi sta, gli ultimi oltraggi: io puro
2000Son di codesto obbrobrio vostro almeno!
A Dio mi curvo; a nessun uomo in terra!
     Ma dopo quel sogghigno e quell’acerba
Favella, intenerissi alle dirotte
Lacrime di Maria. Con lui rimase
2005La sconsolata, e ritornò alla tenda
Il santo amico lor, novellamente
Tentar volendo di Tommaso il core;
Ed intanto la vergine abbracciando
Del padre le ginocchia, or lo pregava
2010Di placar Dio con miti sensi, ed ora
A Dio medesmo rivolgea sue preci.
     Ugo, ahimè, ricompar! nulla otteneva,