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108 angelo mazza

XIX

FRUTTI DELLO SPIRITO SANTO

per monacazione.

Quasi limpido umor che si digrada
da bel pendio di collinetta amena,
e nel docile suol si fa la strada
dissetando tra via l’erbe e l’arena;
e quasi in vello morbida rugiada,
e raggio irrigator d’aria serena;
quell’alito, che spira ove gli aggrada,
d’ogni conforto, o vergine, t’ha piena.
E sei quel campo a ben fiorir condutto
da la virtú cui tu giugnesti l’opra
del divin seme che simil dá frutti:
né tardi fia ch’alto frondeggi e scopra
tutto su’ onor l’arbor di vita, e tutto
giorno si posi la colomba sopra.

XX

L’ABBANDONO DEL SENSO

per la stessa occasione.

— Donne, che in su le vostre orme tornate
dal grande uffizio e pio, meste e pensose
qual da’ sepolcri vedovate spose,
e invece di parole il pianto usate;
piangete forse quel fior d’onestate,
che le angeliche forme al mondo ascose
oggi per sempre, e sua fidanza pose
in Lui ch’è fonte di tutta bontate? —
— Anzi meravigliam l’alta virtute
di lei, che accesa in sovruman desio
tenne ’l cammin di pace e di salute.
Piangiam di noi, che, del suo casto e pio
costume orbate e di sua voce mute,
dal ben far lungi andrem, forse, e da Dio. —