Pagina:Poeti minori del Settecento I.djvu/71

Da Wikisource.

ii - inni e odi 61

          60Facelle orribili
          rompon le tenebre
          scuro-visibili:
          spirti che gemono,
          smaniosi accenti,
          65sordi lamenti.

     Udite! Ei tocca la dorata cetera:
gli si fan presso le smilze fantasime,
e agli spirti scempiati il duolo alleviasi;
su la rota in fuggir s’arresta Issione;
70Sisifo, lo tuo gran sasso sta immobile;
il drappel degli spettri in danza vagola;
su giacigli di ferro si prostendono
l’aspre Eumenidi nitrici:
sol ritte intorno a le lor teste pendono
75le serpi ascoltatrici.

     — Pe’ ruscei che garrendo s’aggirano;
per l’aurette odorose che spirano
su le rose, regine de’ fior;
     per gli eroi che gioiosi passeggiano
80dove elisii asfodilli gialleggiano
olezzanti balsamico odor;

     torni al vedovo consorte,
Euridice a me rendete;
o nel regno de la morte
85me con essa rattenete. —
     Ei cantò. Pluto concesse
a l’armonica preghiera;
e Persefone gli cesse
rediviva la mogliera.

     90Preda difficile, ma gloriosa:
per ciò che nove volte l’attornia
l’irremeabile Stige odiosa.