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rono, atterriti da queste parole, temendo ognuno di dover per la sorte morire. E così liberò l’ospedale dalla spesa che si faceva per tutta quella gentaglia.


CXC

Storia piacevole di un tale che si servì

di tutta una famiglia.


Un Fiorentino aveva in casa sua un giovane che insegnava le lettere a’ suoi figliuoli. Costui colla continua dimora nella casa ebbe prima la cameriera, poi la nutrice, quindi la padrona e finalmente gli stessi discepoli. Quando il padre, che era un uomo molto gioviale, se ne accorse, chiamò segretamente il giovane nella sua stanza: “Poichè, gli disse, vi siete servito di tutta la mia famiglia (e che buon pro vi faccia) voglio che ora di me stesso usiate.”


CXCI

Del suono.


Una volta, al tempo di Bonifazio nono, venne fra alcune persone il discorso, su quale fra tutti i suoni fosse il più giocondo e il più soave. I pareri eran varî, quando Lito da Imola, che era segretario del Cardinale di Firenze e che fu di poi cardinale, disse che fra tutti i suoni quello della campanella era il più giocondo per chi aveva fame. Perchè è costume dei cardinali di far chiamare la famiglia a pranzo ed a cena al suono di una campanella, la quale spesso suona assai più tardi di quello che la desiderino certi appetiti e che è molto gradita agli orecchi di chi abbia fame. Tutti dissero che egli aveva risposto bene, e quelli in specie che si erano spesso trovati in quel caso.