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110 le selve

Trombe lo squillo; il cui verso inspirato
Delle Muse la prima e le Sirene
Ad ammirar trarranno: egli ai venturi
Secoli, o Teti, affiderà la gloria270
Del tuo Pelíde, e i posteri lontani
Qual di valore unico esempio avranno
L’eroe della Tessaglia. E verrà giorno
In che il magno Alessandro, eccelsa stirpe,
Giovine duce nella guerra invitto,275
Che fia per soggiogare e l’Indo e il Gange
E per franger col suo dardo le ròcche
D’Assiria, Achille appellerà felice,
Poiché sí nobil della fama sua
S’ebbe propagatore. E avrai tu dubbio,280
Tu del tuo fronte corrugato ancora
Le nubi ai venti d’affidare e i lagni
Fastidïosi? PerchèFonte/commento: norm. mai nell’alma
Di richiamare non ardisci il gaudio,




Obruat ore tubas, cujus vocalia Siren
Pectora et aonidum miretur prima sororum:
Ille tuum, Theti, Pelidem venientibus annis
Dedet honoratum, serisque nepotibus unum170
Thessalus exemplum virtutis habebitur heros.
Quondam etiam nostro juvenis de sanguine cretus,
Dux bello invictus, Gangen domiturus et Indos
Atque samiramias fracturus cuspide turres,
Felicem tanto praecone vocabit Achillem.175
Et dubitabis adhuc obductae nubila frontis
Atque importurias euris mandare querelas?
Quin audes laxare animum, vultusque priores