Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu/125

Da Wikisource.

il milione 111

e si vi dico che tutte vi bisognano per la grande abondanza di mercatanti e di forestieri che vi capitano tutto die. Adunque potete vedere se in Cablau ha grand’abondanza di gente, da che male femmine v’ha cotante, com’io v’ho contato. E sappiate per vero che in Cablau vengono le piú care cose e di maggiore valuta che ’n terra del mondo; e ciò sono tutte le care cose che vengono d’India: come sono pietre preziose, perle e altre cose, che sono recate a questa villa; e ancora tutte le care cose e le belle che sono recate dal Cattai e di tutte altre Provincie. E questo è per lo signore che vi dimora, e per le donne e per gli baroni e la molta gente che vi dimora, per la corte che vi tiene lo signore; e piú mercatanzie vi si vendono e vi si comperano. E voglio che voi sappiate che ogni dí vi vengono in questa terra piú di mille carrette cariche di seta, perchè vi si lavora molti drappi ad oro ed a seta. E anche a questa cittá d’intorno intorno1 bene a dugento miglia vegnono a comperare a questa terra quello che loro bisogna; sí che non è maraviglia se tanta mercatanzia vi viene. Ora vi diviserò del fatto della moneta che si fa in questa cittá di Cablau e sì vi mostrerò come il Gran Cane puote piú spendere e piú fare ch’io non v’ho contato; e dirovvi in questo libro come.

  1. Berl. sono duxento zitade, chi dapreso chi lutane, le quale vive de mercadanzie; e da questa sola s’áno tute queste cose che sono de nezesitade.