Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/111

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DEL MILIONE LXVll La navigazione dell intrepido Ammiraglio verificò resistenza di quei gruppi numerosi di isole , che all’oriente, e a mezzodì della Cina rammentò il Polo . Si rileva dal compagno di Magagli» nes , e relatore del viaggio, l’Italiano Pigaietta, che crederono di esser passati vicino all’iso- alcuna, salvo due insule inabitate e piccole : et dipoi andasimo in uno arcipelego di molte insule, molto riche di oro .Movendone el dito Capitano Ferdinando di Ma- galanes con molti altri,et non potendo navicar cum le tre nave, per la poca gente, ne rimase, desfasesimo una nave, e con le due navigassimo de insula in insula, descoprendo fino al rivar con lo ajuto di Dio alle Ìnsule di Malucho . Et questo fù da poi la morte di Ferdinando di Magalanes un otto mesi , dove cargassimo le due nave di garonhali . Supera tua Altezza , che andando alle ditte Insule de Malucho, ritrovasimo la canphora et cannella, et perle ( in margine vel pepe ); Volendo noi partire delle Insule di Malucho per venir verso Spagna, si discoperse un’acqua molto grande in una delle due nave, di sorte c'ie non si poteva rimediarli senza discargarla , et passando il tempo che le nave uavigavono verso le lave e Melacha determinasemo aut morire , aut con grande onore a servitio di tua Altezza per farli sapere el ditto discoprir , partir con una nave sola , essendo quelle totalmente condizionate , come Dio voleva . Nel quale camino discoprissimo molte insule riche, fra le quale ritrovasimo Hanchela, Band ari, dove nasce macis,et nose musca- do; itemSava et Mdachidove nasce il pevere; item Tinur, dove nasce il Sandalo, et tute le ditte insule vien infinito zengero. La mostra di tutte queste specierie tolte in le proprie insule , le porto per mostrarle a Vostra Maestà . Et similiter la pace et ainicitia deli Re,et avuto di tutti li dit.i Re insulari sottoscripte de lor propria mano, li quali voleno obedir come Re et signor suo. Fartendome de la ultima insula non mangiando in cinque mesi nisi risi, et bevendo acqua, non toccasemo terra alcuna per paura de Re di Portogaio, che aveva fatto far prevision in tutte le sue terre de prenderci, acciocché tua Maestà non sappi nova de quella. Et cosine morirono ventise oineni da fame , et per mancamento di vittuarie toccasemo le Insule del Capoverde, dove il Governatore de quelle ne prese el batello con tredici uomini,et voleva condur me, e tutti gli altri in Portogallo pregioni, con una nave veniva di Caligut carga di spezie: dicendo che niuno non poteva discuoprir le speciariesalvo li Portogalesi, e però ne armò contra qutlro nave per prenderme . Ma diterminai più presto morir con tutta la compagnia, eh’andar in man di Portogalesi. Et cosi con grandissima fatica della tromba, che giorno e notte non cessai di far seccar con due trombe, essendo strachi tutti comò mai furono omeni, con lo ajuto di Dio, e di Santa Maria passati li tre anni arrivasimo per tuto . Saprà tua Altezza che proveda con il Re di Portogallo per quelli tredici omc- ni,che tanto tempo te hano servito. Et più sappi tua Maesti , che quello eh» più dovemmo esistimare et reputar, che abbiamo discoperto et ricercando tutta la riton- dità della terra andando per occidente , et ritornando per lo oriente. Saprd et dimando di grazia a lua Altezza, per le molte fatiche , sudori , fame , et sede, et caldo , et fredo, che di questa gente ha patito per servigio tuo, che voglia cooce-