Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/128

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LXXXIV STORIA Codice Brandemburghese, conteneva la traslazione del Polo fatta ria fra Pipino. M’accorsi tuttavia di'è la mulleriana lezione, meno della ric- cardiana autorevole quanto ai nomi geografici (i). Arricchì il Mallevo la sua edizione con erudita, ma non molto critica prefazione; raccolse non poche testimonianze e giudicj di dotti uomini, dati intorno al nostro viaggiatore, vi aggiunse copiosi indici. Era nel proponimento di dare un esteso commentario, ma sembra che questo suo divisamente non conducesse a termine , poiché questo non a veduta mai la luce. Il più util lavoro del Miillero fu la sua dissertazione intorno al Catajo, eli’ei dimostrò evidentemente corrispondere alla parte settentrionale della Cina (2). LXXXVII. Nel secolo di cui qui si ragiona era accaduta una nuova rivoluzione in quellTmperio, che dava timore di vedervi rovinare le missioni, e le relazioni coll Europa . Gli ultimi imperadori della Dinastia dei Ming, eransi del tutto ammolliti. Rinchiusi nei loro palagi, non occupavansi che delle superstizioni dei Bonzi, ed abbandonavano le cure del governo ad eunuchi cupidi, vendicativi , e non curanti del giusto . Perciò si alienarono 1’ amore dei sudditi, e il malcontento eccitò continue ribellioni. Un certo Li capo di una banda di faziosi, divenne tanto poderoso, che intraprese l’assedio di Pekino , di cui per segreti maneggi s’impossessò. L’Imperadore Hai-tsong per non cadere in sua mano si die la morte . U-son-guei. che comandava 1’ esercito Imperiale nel Leao-tong, invocò contro il crudelissimo usurpatore, i Tartari Orientali detti Manciusi,che festeggiarono i Cinesi ed accolsero come loro liberatori. La festevole accoglienza, e l’odio dei Cinesi contro l’usurpatore, servì aiManciusi di gradino per giungere alla signoria dell' imperio . LXXXVIII. La Dinastia Tartara, che succede alla Cinese, dimostrò solennemente , che anche in barbara cuna è nutrito non di ra- (1) Il Mullero pubblicò il suo libro col seguente titolo: ,, Marci Palili Veneti » de Regionibns Orientalibus libri 111. cum Codice manuscrinto B blioth. Elector. » Brandeburgicae cullati , Haitoni Armeni Historiae Orientali« , ilemque Andreae » Mulleri Greiffenhagie de Cataja , cuius praedictorum auctorum, uter mentionem » facit disquisiti« . In ipsum Marcum Paulum Veoetum Praefatio et locupletissi- » mi Indices . Col. Brandenburgicae apud Georg. Schulzii 1671. 4° Dice il Mullero d’aver tratta la sua edizione da un Codice della Biblioteca Elettorale di Brandem- burgo , ma fui assicurato dal sig. Klaproth , che quel manoscritto ivi più non esiste . (2) Questa Dissertazione ha per titolo : D'iaquisilio Geographica de Cataja. Ticrol. Typis Kengianis 1671. 4*°