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DEL MIGLIONE CXXV

La lezione di questo Testo è similissima a quella del Testo Pucciano, sebbene meno nitida ne sia la scrittura.

IV. CODICE MAGLIABECHIANO GIÀ’ STROZZIANO

Cartaceo del Secolo XIV. verso il fine acefalo; segnato palchetto IV. Cod.i36. Descritto e illustrato dal sig. Bibliotecario Foliini; le cui varianti abbiamo registrate coll’abbreviatura (Magl. IV.).
Incomincia. “Or si misero li due fratelli la via, con questi ambasciadori, e andarono uno anno per Tramontana”.
Il Codice è di buona dettatura, ma di lezione alquanto diversa dal Testo Ottimo.
Termina la relazione del viaggio del Polo,con un capo,che incomincia. “Quando noi ci partiino da Rossia, s’in tramo nella Provincia di Lac, quivi si truovano gente che sono Cristiani :” termina : “Sappiate che da Rossia ad Orbeche si trova”: mutilo in fondo. Questo codice è miscellaneo, e contiene altri scritti.
2. Frammenti di Storia della Fata Morgana.
3. Vite e Sentenze de’Filosofi.
4. La Passione di Gesù Cristo secondo i quattro Evangelisti.

V. CODICE PUCCIANO

Cartaceo del Secolo XIV. Principia: “Inchomincia il libro di Messer Marco Polo da Vinegia, il quale racconta molte novitadi della Tartaria, e delle tre Indie, e d’altri paesi assai”. Finisce: “Compiuto di scrivere martedì sera di xx. di Novembre 1391.” Collazionato il detto codice col Testo Ottimo, da noi pubblicato, si riconobbe essere la medesima versione, ma ritocca sull’originale francese. Ivi vengono tolti alcuni modi di dire, che potevano sembrare antiquati; sono soppresse inutili ripetizioni. Che fosse ritocco sul testo francese ne adduco prova(t. 1. p. 98. not.). Un illustre Accademico della Cruscai Abate Fiacchi, che con grave danno degli amici, e delle lettere non a guari cessò di vivere, diede contezza di questo manoscritto (Stor. del Milion. p.vii. not.) che è nitido e corretto. A suo avviso fu copiato da Benedetto di Banco degli Albizzi. Il Fiacchi credè esser questo il Testo citato dagli Accademici della Crusca, avendovi riscontrati parecchi esempi degli allegati, e ciò, perchè per lo più segue l’antica lezione del nostro Testo. Ma che la Crusca citasse quello da noi pubblicato si scorge alla voce Soppcdiano cap. 44. che nianca nel Testo Puc-