Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/210

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I í T OHI i berg, osserva, eliz Vedamel significa in arabo il fiume di Damet, e che di detto nome eravi un regno della costiera della Senegambia, che sten- devasi oltre al Capo Verde, fino in faccia all Isola di Gorea, che vedesi segualo nella carta dell’ Anville^ soggiunge poi che il rammentato fiume doveva essere o il Senegai,o la Gambia, ma più probabilmente l’ultimo ( l. c. p. 290. ). Questi scuoprimenti non mai dimenticati, die- rono impulso a D. Enrico principe magnanimo, di ordinare le celebri navigazioni aifricane. Infatti si legge nel Barros,che i primi scuopritori Portughesi dicevan voler navigare alla volta del mar di Ghinea, anche innanzi che giungessero fin IL Glie se alcuno m’ obiettasse che D. Enrico ebbe contezza di quei mari dai prigionieri affrica ni , chiederò se più lumi poteva ritrarre dalle carte de’Genovesi , Viniziani, Catalani, che da miserie ignoranti prigionieri di Marocco o di Fez? Notò infatti il dotto Walkeuaer, che dalle tre carte rammentate di sopra ( not.i. ) resulta, che il Capo Boiador era noto alla metà del secolo xiv. che non solo le citate tavole si estendono fin lì, ma la prima e la più antica, che è del i34ti. conservata nella Regia Biblioteca Parigina s’inoltra un poco al di là, e prova che il capo era stato oltrepassato a quei tempi ; che in detta tavola ch’ò Castigliana, il Capo è appellato Bujeter7che nella terza che è Viniziana c detto Cavo de Embuoceder, e perciò dovè asserire con verità, che le cognizioni geografiche relative alle coste occidentali dell’Affrica, sono molto più antiche di quello che credesi, e di quello che credevalo il Pinkerton da lui comentato ( l. c. p. 3Go ). Ma a conferma della sua,e della nostra asserzione nobde documento è quello che pubblichiamo. I lumi che di contrade sconosciute si ritraggono da gente ignorante sono incerti e confusi, e il nostro Geografo non potè segnar parte deli’ Affrica cotanto esattamente, e sempre in modo tanto riconoscibile, che dietro la scorta di carte redatte da chi fece quelle navigazioni , o per averle fatte ei stesso . XVLNè questi furono i soli insigni scuoprimenti fatti dai Genovesi neU’Atlantico nel secolo xm.Sappiamo dal Petrarca,eli essi scuoprirono le Cauarie, locliè dichiara perchè il Geografo nostro su quelle isole segnasse la bandiera Genovese (i3). Secondo quell’ilLustre maestro dello scrivere (i3) II Murr ( Histor. Diplomai, de Martin Behaim . Strasbourg. 1802. p. 11. ) dà conto di quattro carte marine della Biblioteca di Ginevra, e soggiunge : ivi si distinguono i principi, cui pertengono i litoi'uli dalle loro bandiere , che vi sono dipinte, come nel Globo del nostro Martino Behaim. Cosi praticò il Geografo del Planisfero della Palatina,illustrato dal chiar. Card. Zurla , per i luoghi dell’ Imperio Greco posseduti da’Genovesi.