Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/233

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Geluchelari (1), e gira sette miglia (2), ed ee di lungi d’ ogni mare bene dodici giornate, ed entravi dentro molti gran fiumi (3). E nuovamente mercanti di Genova navicano per quel mare. Di la viene la seta, che si chiamagliele. (4)1 Abbiamo contato degli confini che sono d’ Ermenia di verso il Levante (5); ordiremo di que’ coniini, che sono diverso Mezzodì e Levante.

16. del reame di mosul.

Mosul si è un grande reame ov’ hae molte generazioni di gente, le quali vi conteremo incontanente, e v’ ha una gente che si chiamano Arabi, che adorano Malcometto. Un’altra gente v ha che tengono la legge Cristiana, ma non come comanda la chiesa di Roma, ma fallono in più cose. Egli sono chiamati Nestorini, e Iacopini. Egli hanno un patriarca che si chiama Iacolic; e questo patriarca fa vescovi e arcivescovi, e abati, e fagli per tutta india, e perBaudat, e per Acatu (6), come fa lo Papa di Roma. E tutti questi Cristiani sono Nestorini, e Iacopini. E tutti gli panni di seta e d’oro che si chiamano mosolini, si fanno quivi, e gli grandi mercatanti che si chiamano mosolini sono di quello reame di sopra. E nelle montagne di questo regno sono gente di Cristiani (7) che si chiamano Nestorini e Iacopini. E altre parli sono Saracini che adorano Malco- metto, e sono mala gente, e rubano volentieri i mercatanti. Ora diremo della gran citta di Baudat (8).

17. di baudat come fu presa.

Baudat è una grande cittade, ove solea stare lo Califfo di tutti gli Saracini del mondo, così come a Roma il Papa di tutti gli Cristiani. Per mezzo la citta passa un iìume molto grande, per lo quale si puote andare infino nel mare d' India, e quindi (9) vanno e ven-


(1) Geluchelam (C. Ricc.) Geluchelan (C. Magliai. III.) - (2) E gira 700 miglia (C. Magliab. III.) - (3) Entravi dentro lo fiume Eufratus (C. Magliab. II.) - (4) Gìtella (C. Ricc.) - (5) Più rettamente il Magliabechiano II. “Là verso Tramontana„ (6) Per li al due, e per Citata (C. Pucc.) o Catujo - (7) “In montibus hujus regni habitant homines qui dicuntur Curdi„ (C. Ricc.) Che sono detti Curdi e sono parte Cristiani e parte Saracini (C. Magliab. II.) - (8) Ove questo codice pone Baudat o Baudacqnù rettamente il Pucciano e il Riccardiano pongono Baldac. (9) E quivi (C. Magliab. III.)

  1. Di questa seta fa menzione anche il Balducci nel trattato della mercatura e chiamala seta Ghella (Della Decim. t. III. p. 501. e seg.) che credo esser la famosa seta del Ghilan.