Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/250

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5o uccellare v’è lo migliore del mondo. Olio non hanno, ma fannolo di noce. Lo luogo è molto forte da guerra, e sono buoni arcieri, e vesionsi di pelle di bestie; perciocché hanno caro di panni; e le grandi donne e le gentile portano brache ( i ), che v’ ha ben cento jjraccia di panno lino (2) sottilissimo, ovvero di bambagia, e tale quaranta, e tale novanta ; e questo fanno per parere, che abbiano grosse le natiche, perchè li loro uomeni si dilettano in femmine grosse. Or lasciamo questo reame, e conteremo di una diversa gente eh’ è lungi da questa provincia dieci giornate. 34. DELLE GENTI DI BASTIAN (3). Egli è vero che di lungi aBastian dieci giornate hae una provincia che ha nome Bastia, e hanno lingua per loro. Egli adorano gl’ idoli, e sono bruni, e sanno molto d’arti di diavolo , e sono malvagia gente, e portono agli orecchi cerchielli («) d’oro, e d’a- riento, e di perle, e di pietre preziose. Quivi hae molto grande caldo. Loro vivanda è carne e riso. Or lasciamo questo, e andiamo ad un altra provincia, eh’ è di lungi da questa sette giornate verso scirocco, c’ ha nome Chesimu (4) . 35. DI CHESIMUR. Chesimu è una provincia, che adorano idoli, e hae lingua per se . Questi sanno tanto d’incantamento di diavoli, che fanno parlare F idoli, e fanno cambiare lo tempo, e fanno grandi iscuri- ta li, e fanno ta’ cose che non si potrebbono credere : e sono capo di tutti Fidoli (5) del mondo; e da loro discesono l’idoli. E di (i) Entro in tali ( Cod. Pucc. ) (2) Di Bambagia ( Cod. Pace. ) e in tali 60. , e tali 5o. ( ibid. ) (5) Balasciam ( Cod. Pucc. ) Bascia ( Cod. Ricc. ) (4) Chesimur ( Cod. Ric. ) Chesimur ( Cod.Pucc. ) (5) Idolatri ( Cod. Pucc. ). Idoli è usato qui per significare idolatri . » gnaggio è lo sacro ; e quelli sono mol-

  • > to grandi e somiglianti all’ aquila, ma

» cogli occhi, et del becco , et delle » ale, e dell’ orgoglio sono simigliatiti al » Girlalco , ma trovatisene pochi . Lo » settimo lignaggio si è FalconeRandio- » ne , cioè lo signore , e re di tutti gli » uccelli, che non è niuno,che osi volare » appresso di lui, nè dinanzi, che cagli» giono tutti stesi , in tal maniera che » l’uomo li puote prendere come fossero » morti ». Marco Polo parla sovente dei Sacri , dei Pellegrini , dei Lanieri e dei Girfalchi . (a) Diminutivo di cerchio, e usato qui per orecchino .