Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/370

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i5c bene quaranta camere nelle più navi, ove in ciascuna puotc ista- re un mercatante agiatamente, e hanno un timone, e quattro alberi, e molte volte vi giungono due albori, che se ne levano e pongono. Le tavole sono tutte chiavate (a) doppie l una in sull altra, con buoni aguti, e non sono impeciate, perocché non hanno, (¿) ma sono unte coni’io vi dirò ; perocché gli hanno cosa die la tengono pel* migliore che pece . E tolgono, canape trita, e calcina, e uno olio d’ albori, e mischiano insieme , e fassi come ve^ schio ; e questo vale bene altrettanto come pece . Queste navi vogliono bene dugento marinai ; ma elle sono tali che portano bene cinquemila isporte di pepe, e di datteli seimila, e vogano co’remi , che a ciascuno remo vogliono essere quattro marinai, e hanno queste navi tale barche, che porta l'una bene mille isporte di pepe. E si vi dico che questa barca mena bene quaranta marinai , e vanno a remi, e molte volte ajutano tirare la gran nave ; ancora mena la nave dieci battelli per prendere de’ j>esci. Ancora vi dico che le gran barche ancora menano battegli ; e quando la nave ha navigato un anno (i) sì agiungono un’ altra tavola , su quelle due; e così fanno infìno alle sei tavole (r) . Or v’ ho contato delle nave che vanno peri’ India , e prima che io vi conti dell India si vi conterò di moke isole , che sono nel mare Oceano, ove noi siamo, e sono verso il levante, (a)’e prima diremo d’una che ha nome Zipagu. (i) Si conficcano uno fogliclo d’ assi in su quella, e così fanno insino alle sei fognature . (2) E mezzogiorno ( Cod. Puc. ) (a) Chiavare per conficcare , avvenne esempi in Dante. » Non sali mai chi non credette in Cristo » Nè pria,nèpò,che’l si chiavasse al legno (A) Sottintendensi pece. (c) Intorno al modo di costruire le naviCinesi vedasi ciò che ne diceBarrow ( Voy. en Chin. t. 1. p. (>6. ) che è assai conforme al narrato dal nostro , talché pare che ni un progresso abhian fal lo i Cinesi in architettura navale.NelleLettere Edificanti avvenne una del padre IYlaiila, nella quale descrive i navigli Cinesi . ( Lett. Edif. t. XVIII. p. 328. ). (Quegli da lui descritti erano a due alberi , e ne avevano alcuni un terzo più piccolo, o trinchetto, che ravvisava il Missionario come poco utile per fare viaggio. Esso conferma che i Cinesi non usano pece per calafatare i bastimenti , ma una gomma, con la quale formano una vernice tanto perfetta, che acqua non penetra nel naviglio,o in si scarsa quautitàche due bottini bastano per mantenerlo asciutto. Esso descrive come il Polo le vele di quelle navi, fatte cioè d’ 1111 tessuto di scorsa di Bambusa. Fra Mauro orno il suo Mappamondo col disegno d’ una nave Indiana, delineata secondo la descrizione chr ne diede il Polo .