Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/372

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i5a trenta mila uomeni che scamparono su questa isola . e questi si tennono tutti morti, perocché vedeano clic non poteano iscam- pare, e vedevano d’altre nave eh’ erano iscampate, che se ne andavano verso loro contrade, e tanto vogarono che tornarono in loro paese. Or lasciamo di quegli che tornarono in loro contrade , e diciamo di quegli che rimasono in quella Isola per morti. Sappiate che quando quegli trenta mila uomeni che camparono in sull’ isola si tenevano morti, percioehè non vedevano via da potere campare, e istavano in su questa isola molto isconsola- ti. Quando gli uomeni (i) della grande isola viddono l’oste così isbarattata (7/), e rotta , e viddono costoro eh’ erano arivati in su questa isola ebbono grande allegrezza : e quando il mare fue divenuto in bonaccia e’presono molte navi, che aveano per l’isola , e andarono all’ isoletta, ov’ erano costoro, e sì montarono in terra per pigliare costoro, ch’erano in sull’ isoletta. Quando questi trentamila uomeni viddono i loro nemici iscesi in terra , e viddono che in sulle navi non era rimaso persona per guardare le navi, egliono, siccome savj , quando gli nimici andarono per pigliarli, egli diedono ima gran volta, e tuttavia fuggendo, e vennoro verso le navi, e quivi montarono tutti incontanente , e qui non fu chi lor contendesse. Quando costoro furono sulle navi levarono via quegli gonfaloni che vi trovarono suso, e andarono verso l’isola, ov’ era la mastra villa di quella isola, perdi’ egli erano andati: (/;) e quegli eli’ erano rimasi nella città vedendo questi gonfaloni credevano, che Tossono la gente, ch’era ita a pigliare quegli trenta mila uomeni nell’altra isola. Quando costoro furono alla porta della terra, (2) egli erano si forti, che gli cacciarono di fuori della terra, quegli che vi trovarono, e solo vi tennoro le belle femmine che v’erano, per loro servire, e in tal modo presono la città la gente del Gran Cane. Quando quegli della città viddono eli’ erano così beifati, volevano morire di dolore , e venno- (1) Coloro dellq grande ìsola, vedendo coloro così ¿sbaragliati, ebbon grande allegrezza ( Cod. Pucc. ) (2) Furono dentro alla terra. ( Cod. Puc. ) (a) Sbarattare per disunire e met- (li) Cioè perchè la maggior parie tere in confusione. Giovanni Villani ( lib. degli abitanti avevanla abbandonata per IX. c. 112)» Cosi detta armata tutta si andare ad assaltare i Tartari. sbarattò e venne a niente .