Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/386

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166 l4r* dell'isola d AGHAMAN (l) Aghama ee una isola; e non hanno re, e sono idoli, e sono come bestie salvatiche; e tutti quegli di questa isola hanno capo di cane ; e denti e naso a simiglianza di gran mastino. Egli hanno molte ¡spezie, e sono mala gente : e mangiano tutti gli uomeni che possono pigliare da quegli della contrada in fuori. (7z) Loro vivande sono latte e riso e carne d’ogni fatta; mangiano frutti diversi da’nostri. Or ci partiamo di quinci, e diremo d’un altra isola chiamata Siellam . l48. dell’isola di seillam (2) Quando 1’ uomo si parte dell’ isola di Ghama e va per ponente mille miglia e per Gherbino, egli truova l'isola di Seilla, eh’è la migliore isola del mondo di sua grandezza. (7;) E dirovi come ella gira duemila quattrocento miglia, secondo che dice lo Mappamundo. (c) E si vi dico che anticamente ella fu via maggiore, che girava quattromila seicento (3) miglia ; ma il vento alla tramontana vien si forte, che una gran parte n’ha fat- (1) Agan/an ( Cod. Rìcc. ) (2) Seylam ( Cod. Ricc. ) Solanec ( Magi. II. ) (5) Cremila seicento. ( Cod. Pucc. e Cod. Ricc. ) («) Due schiatte d’ uomini abitano tutte le isole Oceaniche del mezzodì, la Malese, e quella dei Mori Oceanici. Essi hanno un colorito nerastro , senza lumeggiatura d’ incarnato, il naso schiaccialo , le labbra grosse , i capelli crespi ma non lanuti : sproporzionata lunghezza e sottigliezza di gambe e di cosce . L’ estrema miseria , e 1’ ignoranza d’ogni industria , il modo di vivere a guisa dei bruti, rendongli a questi assai simiglian- ti . Questa schiatta d’ uomini abita l’isola d’ Angaman, o Andaman ( Maltebr. Geog. t. IV. p. 24 ’ • ) (b) Leggesi ntdlc Lettere edificanti ( t. XIll.p.92.) che richiesto dal re di Portogallo un suo ufliziale e ne veniva da Celiali della qualità dell’ Isola rispose che i mari erano seminali di perle , i boschi di cannella , le foreste di ebano, i monti coperti di rubini, le grotte eli cristalli . Ch’era in fine il luogo che Dio elesse per paradiso terrestre.il Pache Buehet di cui è la lettera conviene dell’esagerazione del racconto, ma conferma ancor esso che è la più bell’ isola dell’universo . (c) L’isola ha di lunghezza 5oo miglia i5o nella maggior larghezza secondo Roberto Knox, (Hist. Gen. des Voy. t.VlII. p. 516. ) che vi dimorò 20 anni: non ha dunque di giro 2400. miglia o 2000 come porta il Codice Riccardiano. Si raccoglie da ciò che narra il Polo che per meglio istruirsi ne’suoi viaggi studiava le carte dtgli Arabi , che potè portarne in Europa come lo afferma il Ramusio, e che poterono essere consultate dai Geografi Europei quantunque grossolane o imperfette .