Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/414

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u>4 tQo d’alquante isole che sono rER l’india. L isola che si chiama Malie (a) è nell’alto mare bene cinquecento miglia verso mezzodì partendosi da Chesmancora . Questi sono Cristiani battezzati, e tengono legge del vecchio testamento, che mai non toccherebbono femmina pregna , (i) e poi ivi a 4° dì che ha partorito . E dicovi che in questa isola non ista niuna femmina , ma istanno in una isola più là che si chiama Femella, (2) che v’è di lungi trenta miglia . E gli uomen i vanno a questa isola ove istanno queste femmine , e istanno con loro tre mesi dell’ anno , e in capo di tre mesi si tornano nell’ isola loro ; e in questa isola nasce 1’ ambra molto fina e bella . Questi vivono di riso e di carne e di latte, e sono buoni pescatori, e seccano molli pesci, sicché tutto l’anno n’hanno assai. Qui non ha signore, salvo che hanno un Vescovo eli’ è sotto 1’ Arcivescovo d’Iscara, e perciò non istanno tutto l’anno colle loro donne perché non avrebbono da vivere , e i lcro figliuoli istanno colle madri quattordici anni, e poscia lo maschio se ne va col padre, e la femmina ista colla madre. Qui non troviamo altro da ricordare , partiamoci e andiamone all’ isola di Scara 164. dell’isola di scara (3) Quando l’uomo si parte di queste due isole , si va per mezzodì bene cinquecento miglia, e trovasi l’isola di Scara. Questa gente sono anche Cristiani battezzati, e hanno Arciva- (j) Pregna ( (od. Pucc. ). (2) Femelle ( ibid. ). (5) Sccra ( Ccd. Ricc■ ). (a)Questo capo ha la seguente rubrica nel Testo Riceardiano.» De duabus ]n- » sulis quarum una habitant vili sine » mulieribus , et in alia foeminae sine » viris ». Nel Testo Ramusiano leggesi. » dell’Isola mascola e femina ». Anche ciò è ima solenne riprova che questa versione è latta dal Francese, e ivi leggendosi de l’Jsle male et femelle il volgarizzatore prendendo quelle due voci per nomi propri , traslaiogli tali quali . Questa curiosa favola 110^ è invenzione del Polo, ina degli Orientali naviganti avidi di tali favolosi racconti. Il Viaggiatore Musulmano pubblicato dal Re- naudot ( p. 11.) pal la dell’ isola di Le- gebalus, abitata da gente bianca e mal ferma nelle sue gambe,che uscivano dall’isola in battelli fattid’un tronco d’ albero e andavano a trovare le loro femine , e recavano noci dicotco , canne di zucchero , pomi paradisiaci e viti di palma. Ambe i Cinesi ho udito dire al Signor Klaproth che narrano la stessa favola , la quale pine ripete Niccolo Conti (R$rrr. Nar- t- 1- p. Sjb- )