Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/77

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DEL MILIONE XXXIII pamondo recalo «lai Catujoda Marco Polo, il quale nel visitare le pro- vineie per ordine del Gran Can, vi aggiungeva e notava sopra le citlà , e luoghi che incontrava . Soggiunge il Ramusio , che studiando le relazioni del Polo con maggior diligenza , e confrontando, ciò ch’ei scriveva,con ciò che è notato nel mappamondo, conoscesi che quello di Murano fu senza alcun dubbio cavato , e incominciato secondo quello con molte giuste misure, e con bellissimo ordine. E fra le cose maggiormente rimarchevoli, eravi quella che il mare circonda 1’ Affrica , e che vi si può navigare da ponente , lo che ai tempi di mescer Marco Polo

  • merga, e quella verso Garbino G araniantia, Almaona, Benichilan, Custusque-

» man , Edolchamari , il Dafur , ( da ciò si rileva il Dafur , non essere scoperta » del moderno viaggiatore Brown ) e più sotto l’ostro per il regno de Zozanit, ver" » so I’ Etiopia Austsale , e l’Abassia , et in li suoi regni, che sono Marora, » Saba , Amara, e più di sotto verso Nuba per il regno d’Organa , e per l’isola di » Meroe , et per lutti quelli regni di Negri, non puotei mai intendere , nè investili» gare alcuna cosa di simil mostruosità Da questa nota è evidentemente tratta quella di fr. Mauro, riferita dal P. ZurU( p. 56). Nella tavola dei capitoli, la rubrica che si riferisce a questo capo dice . ,, Avviso di fra Niccolò Monaco di Oliveto » dato in scriptura delle coste deH’AfFrica,,. A pag 29. si legge. „ Del 1470- per uno » frate Talian che veniva di Etiopia, mi riferi che il Nilo nasceva fra due provincie » Marora e Salga, eh’ è in Abissini« , e che corre giù per una costiera di monte v altissimo, chiamato Marora ovver Canùr, per gran quantità di rivoli che discor- t re per quella costa fino al pian,fa tre laghi : e chi guarda dalla sommità di quel-

  • la montagna non vede fiumana alcuna , nè altra acqua accostarsi , che dichiara

p che quell' ai:qua esce da questo monte , e li delti tre laghi fanno un fìnme che » tira verso il nostro polo , e’I monte Tabit, intrando sotto a detto monte . L poi » s'entra in un altro monte , eh’ è in la parte di Nuba , dove cade con gran rimore , » in delto monte fiange, et poi per il Dasliit,t per la provincia di Sion}ch’è inEgit- » to, lasciando Tebais da Oriente scorre al Cairo ,, . Evidentemente questa nota ha servito perquella riferita dal P. Zurla alla pag. 57. nella descrizione del Mappamondo di fra Mauro. Molte altre nule conformi alle stampate ivi si leggono, • ca- gion d’ esempio quelle che incomincia ,, Questa Abassia „ ( Zurl. map. p. 59.)* Dunque conviene inferirne,che o ira Mauro visse sin dopo il 1470,0 che alcuni di quei religiosi, che continuarono a dilettarsi di studi geografici,di mano a mano, che acquistavano nuove notizie ivi le aggiungessero . Infatti è da avvertire che nel ra. gionare il Ramusio di questo singoiar mappamondo, prossimo come egli era ai tempi di Mauro , dice di esso : ,, la prima volta fu per uno loro converso del Monisterio» » qual si dilettava della cognizione della cosmografia, diligentemente tratto, e copia- » to ,, (Viag. voi. 11. dichiar. p. 17. ) Chi fosse questo fra Niccolò, che tante peregrine notizie diede dell' Affrica mi è ignoto . Non ci e thè il degn.ssimo illustratore di fra Mauro, che possa conciliare quesU nuove scopi ite, 1011 ciò che si sapeva di lui. Stor. del Milio. V. I. e XXXIV