Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/93

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DEL MILIONE XLiX Zeno, uno (lei più cospicui ottimati della repubblica di Venezia. I Vini- ziaui spedironlo a quel signore,che lo accolse con grande onoranza. Scrisse lo Zeno la relazione del suo viaggio, che irreperibile era sino dall’età del Ramusio. La repubblica gli spedi poscia Giosafa Barbaro, che per traffico era stato altra volta alla Tana, indi Ambrosio Contarmi. E le interessanti relazioni de viaggi di quei due, non meno che dell An- g iolello , pubblicò il Ramusio (n). LXI. Dal Contarmi s’appara quanto i Turchi rendevano malagevole 1 inoltrarsi nell’Asia. Ei dovè prendere la via della Polonia, e della Russia per recarsi a Caffa , ove s’imbarco perioFasso,e di lì per la Mmgrelia, e la Giorgiania giunse a Taurisio, india Ispaan. Compiuta la legazione, torno per Taurisio al Fasso, e voleva recarsi a Gaffa nuovamente: ma apprese in via , che quel celebre emporio, era caduto iu potere degli Ottomanni. Perciò love volgere il suo cammino verso il Caspio ; e per Gitracau , e per la Russia si restituì in patria . Appariamo dal Barbaro, come tutto era mutato in quelle un dì trafficanti Contrade. Intolleranti erano i Tartari Maomettani, stanziati fra il Don e d Vulga : i signori che abitavano fra la Mingrelia e la Tana, facevano mestiere di spogliare le caravane, e operavano la rovina di quei paesi. Ei trovò Gnracan emporio un dì de’traffici delle spezierie decaduto, e nello squallore a cui fu ridotto dalle armi di Tamerlano. LXII. Niuna relazione Italiana del secolo xv. di viaggi fatti nell5 estremo Oriente abbiamo , se se ne eccettui quella di Niccolò Conti (i). Esso.per ragione di traffico giovinetto recossi in Sorìa, ove apprese l'Arabo . Da Damasco pel deserto passò a Baldacca, e pel Tigri a Bassora , indi nel Guzerat , e costeggiata la penisola Indiana fu a Bisnagor , alle isole di Ceylan e di Sumatra, ed ei è il primo che appelli T ultima, con questo nome. Proseguendo il corso di sue lunghe peregrinazioni visitò il regno di Ava , l’isola di Giava (2), le Molucche,di cui (a) Navig. t. II. p . 63. e seg. (1) Altri Italiani furono nell’Indie in quel secolo , ma che non scrissero relazione alcuna del viaggio , fra questi fu Burtolommeo Fiorentino, di cui ci occorrerà fare ulteriore menzione . (2) Seguendo U lezione ftamusiana, pare che il Conti faccia menzione di Mangi, di Q lineai , di Zmun come di lunghi da lui visitati , ma dietro I’ anturita d’altri testi li quii viaggio, inveì e di Mangi, di Quinsai, <ii Zaitun , leggesi Macino , Neptai , Xeitona, porto situato alla bocca del fiume d Ava. 11 P. Zurla, che il primo .1 vver i qu> st • varianti, ha giustificato il Conti che poteva esser per quella i ne- Stor. del Milion. V. /. cr An. 14? 5. L ' 3 T O R