C A Pf XXXVII.
Della provincia di Tanguth: e della città di Sachion: o
de costumi quando nasce loro un figliuolo; e del modo
come abbruciano li corpi de’ morti.
Quando s è calvalcato queste trenta giornate, pel deserto, si truova una città detta Sachion, ‘95 la qual è del Gran
i<)5. Sachion è secondo ¡1 Polo all’uscita del Deserto (t. I. p. 56.
«redela il Deguignes Cha - tcheu che significa città arenosa, che nella carta
d’Anville, e che precede l’ Adante Cinese, segnata a mezzodì del lago Hara - nor e a maestro di Sotcheu (Deguignes t. I. p. xn.). A tale opinione appigliaci il Marsden (Not. 522.). Gaubil crede che sia Ya - tcheu
(Hist. Gen. de’ Yoy. t. VII. p. 520). Io reputo che sia So - tcheu all’
ingresso della Cina, sulla via che doveva seguire il Polo. Ne vedesi sotto
altro nome nel nostro Viaggiatore fatta menzione di questo celebre Emporio
della Cina. Fra le tribù che fecero guerra a Temugin, o Gengiscan si nomina
quella di Sahiu (Hist. Gen. de la Chin. t. IX p. 24). Il padre Gerbillon
nel suo settimo viaggio fu a So - tcheu osservò la lat. della citta 59°. 28’.
Esso dice che le terre della contrada sono arenose e non atte alla cultura
del grano, che non vi si raccoglie che miglio e altre minute biade (DuHald. t. JV. p- 359). Se leggesi la descrizione del Du - Halde (t. I- p.
206) pare che siala piti pingue e ferace contrada. E da osservare che fu detto a Gerbillon che la Gran ¡Muraglia passava a 90 hi o dieci leghe di distanza
dalla città a maestro. E il Polo dovea incontrarla prima di giungere a detta
città, ma fu soggiunto al Gerbillon che andando a ponente, e a libeccio non era che
di terra, che ki molti luoghi non aveva che cinque o sei piedi di altezza, cha
era quasi interamente rovinata, senza che si pensasse a ricostruirla. Non recherà adunque meraviglia che il Polo non facesse menzione di un monumento, che
se pure esisteva ai suoi tempi, era di cosi piccola importanza (1. c.) DuHaldc dietro l’Autoiità dei missionarj, narra che gli Orto popoli di razza
Mogolla; # sont hornès au sud parla Grande Muraille, qui n’ent la que de tcrre hattue, aussi bien que dans tout le Chen-si, et qui n’est haute que den’ vii un quinze pieds » (t. |Y. p. 27). E siccome il Polo dove traversala appunto partendo da Can-tcheu per recarsi a iiei-pia-fu se esisteva dove traversolld, non era cosa degna dell’ attenzione del Viaggiatore. ’l’auto i parsi
di So - tclum, quanto quelli di Can-tcheu formano 11114 lingua del Khan-si che
inoltrasi nella Tarlarla, e furono infatti quelle «lue piazze costruite dai Cinesi
per contenere quelle popolazioni. (Deguignes t. II. p. x.) E ciò che dimo»tra che il Sachion del polo corrisponde a So-tcheu, è che ivi per Ja prima
volta rammenta i settari e regolati e gl’idoli del cullo di Foe, perchè quella fu
la prima cuti Cinese in cui »’ imbattè/ ai suoi tempi nelle limitrofe contrade
sr^uirmai la (re di Maometto, o lu Sciamanismo Tartarico.