Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/182

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mangiano. Olire il nome sopradetto, si chiamano anche Bachsi28a, cioè di tal religione, ovvero ordine; come si direbbero Frati Predicatori, ovvero Minori’ e sono tanto ammaestrati, e esperti in quest’arte magica, o diabolica, che fanno quasi ciò che vogliono: e fra 1 altre se ne dira una fuor di ogni credenza. Quando il Gran Can, nella sua sala siede a tavola, la quale come si dirà nel libro seguente è d’altezza più a’ otto braccia, e in mezzo della sala, lontano da detta tavola è apparecchiata una credenziera grande, sopra la quale si tengono i vasi da bere, essi operano con l’arti sue, che le caraffe piene di vino, ovvero latte, o altre diverse bevande,da se stesse empiono le tazze loro, senza eli alcuno con le mani le tocchi, e vanno ben per dieci passi per aria in mano del Gran Can. E poi che ha bevuto, le dette tazze ritornano al luogo d’onde erano partite, e questo fanno in presenza di coloro, i quali il signore vuol che veggano. Questi Bachsi similmente, quando sono per venire le feste delli suoi idoli, vanno al Gran Can e li dicono. Signore, sappiate, che se li nostri idoli non sono onorati con gli olocausti, faranno venire mal tempo, e pestilenze alle nostre biade, bestie, e altre cose. Per il che vi supplichiamo, che vi piaccia di darne tanti castrati con li capi neri, e tante libbre d’incenso, e legno di aloè, che possiamo far il debito sacrificio e onore: ma queste parole non dicono personalmente al Gran Can, ma a certi principi, che sono deputati a parlar al Signore per gli altri, ed essi dopo lo dicono al Gran Can, il quale li dona interamente ciocchè domandano: e venuto il giorno della festa fanno i sacrifici de’detli castrati, e spargono il brodo avanti gl idoli, e a questo modo gli onorano. Hanno questi popoli grandi monasteri, e abbazie, c cosi grandi, che pajono una piccola città, in alcuna delle quali potriano essere quasi duemila monaci, i quali secondo i costumi loro servono agl’idoli, e si vestono più onestamente degli altri uomini, e portano il capo raso e la barba, e fanno festa aglidoli con più solenni canti e lumi, che sia possibile. E di quest. Bnchsi. Il Marsden deduce rettamente da questo nome [’accuratezze «lolle relazioni del Polo (n.). Baksi o Bul\hi secondo X Ajrin Akhari «P Abulfazel, i dotti Persiani e Arabi appellano i sacerdoti che nel Tibet sono «letti (.ama. Osserva Klaproth che la parola Bukschu e di origine Mogol In e si usa nel fignilicato di sapiente.