stato di quel santissimo Apostolo, qual sentendosi ferito, referendo grazie al nostro Signor Iddio rese l’anima a quello.
In detta provincia di Maabar gli abitanti sono negri s ’6 ma
non nascono così com essi si fanno con artifizio, perchè reputano la negrezza per gran beltà. E però ogni giorno ungono li
fanciullini tre volte con olio di susimani Gii idolatri di questa provincia fanno le immagini de loro idoli tutte nere, e dipingono il diavolo bianco 848, dicendo) che tutti li demoni sono
bianchi. E quelli che adorano il bue, come varino a combattere portano seco del pelo del bue salvatico 8,9, e li cavalieri
legano del detto pelo ai crini del cavallo, tenendolo che sia
di tanta santità, e virtù, che ciascuno che n’ha sopra di se,
sia sicuro da ogni pericolo. E per questa causa i peli de buoi
&alvatichi vagliouo assai denari in quelle parti.
846. Gli abitanti sononegri. Il colore dei Malabar! è oscuro dice il P. Paolino
(1. c. p. 111) » ma assai più chiaro dei Tamuli cioè degli abitanti della costa Ciòtornandola (e di questi appunto paila il Polo). I pescatori o Alucuas, i Paravas
’ gente addetta alla tessitura, e tintura de le tele colle quali traffica, e gli altri abitanti della spiaggia del mare sono negri, perchè più esposti al sole ed all’aria
marina, che tinge il volto di color nero. Le tribù nobili, ed ab une altre famiglie
’ che abitano li palmeti, le foreste, le montagne, e sulle rive dei fiumi s«>no assai
bianche ». Dice il barbosa: ’ la gente è negra, hi una, e berrettina t (apud
Kam. p. ~j66).
847. Ungono li fanciulli con olio di susimani (V. t. I. p. 180 n. c).
848 Immagini de loro idoli tutte nere e il diavolo bianco. Fra le immagini
de’le tanto fantàstiche divinità fieli India fitte incidere dal P Paolino nel suo Sistema Bramanico, non vedesi rappresentato in nero che Vishnu nella sua pi i tesa
prima e seconda in« ai nazione (Tab. Vili et IX). Tratto da una pittura Ind.ca del
Museo Borgiano vedesi questo nume circondato «la mali genj di color bianco che il
P./lo potè cred-rli demonj redendovisi effigiati coni« si suole effigiare i diavoli fra
noi. U dotto Missionario dice: ’ malos genios, quo’ daemonos vocant, tlari Brahmanes cum tota antiquate doc< nt », ed ei discorre delle varie opinioni degl ’
Indiani intornoa quei genj malelni. 1 loro idoli che sono di bronzo,odi bas.dte eh e il
marmo degli Indiani (Paul a S Baitolom. Viag. p. 4’,), «’annerano anche più col
fumo delle lampade. 1 lf ssionario descrive il modo spaventevole c<>n « ui effigiano
C iardilava % o il nume ¿gniovomo(p.->Ct); e il Bartema lo spaventevole idolo del re di
Calirnt detto Ueuma (Hanv V t I p. 174)’
84tf. Pelo del bue salvatico. Pari superstizioni narrn il P Paolino che hanno
gl’Indiani perla cola della v.»c<.1 (Sy» t. Braham. p aoa). » Gentiles dum jursnt,
va»cae cauda in tan’« ndo, jure juiando se obstriugunt, dum morti provimi sunt
’ f audam vacc^carripiunt.ct ea incoi Inm velli volunt,ide’t ammani transmigralio’ ’’ in raceam inditcric se putant, dum caudam ejut langci.do (xpi/«nt p.