Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/495

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bar 9’3, la quale per quel che sJintese, volge attorno duemila miglia. Gli abitatori adorano gl’idoli 944 ? e hanno favella da sua posta, e non rendono tributo ad alcuno. Hanno il corpo grosso 9/’5, ma la copia è il Planisfero del Salinolo, fallo pochi anni dopo, ove l’Affrica vedesi accerchiata dal mare e terminata in punta r come è realmente configurata, e solo in latitudine accorciata come sempre è addivenuto nel delineare le terre poco note. Si rileva pure la verità della nostra asserzione, e qual fosse a mente del Polo il Zanguebar dal Mappamondo di Fr. Mauro,ove cosi è appellata l’estrema terra Aifricana, e come una grandissima isola,formata dalla parte di tramontana da uno stretto canale Qhe unisce l’Atlantico al mare Etiopico. Abbiamo poi altra solenne convincente riprova di questa importantissima cognizione geografica degli Arabi da Pietro Alvarez: esso racconta che Pietro di Coviglian spedito dal re di Portogallo in Asia e che fu sino a Sofala per iscuoprire lo stato delle terre orientali: » delibero d’avvisare il re di tutto quello ohe egli aveva veduto lungo la costa di CWì’cmì,delle spezierie, e d’Ormux, e della costa d’Etiopia e di Cefala, e dell’Isola Grande, coneludendo che le sue caravelle che praticavano in Guinea, navigando terra terra, e dimandando la costa di detta isola (del Madagascar) e di Cefala, potriano facilv mente penetrare in questi mari Orientali s e venire a pigliar la costa di Calicut, ì> perchè da perlutto vi era mare come egli aveva inteso » (Ram. Nav. 1.1. pag. !259. A). 945. Si trova questa di Zenzibar. Questa espressione del Polo, per esso che veniva dalla Cina e dall’India fa comprendere che intendeva parlare della costa d’Affrica in faccia al Madagascar, e che estendevasi sino al capo delle correnti,detto paese di Sofala, celebre per le cave dell’oro, per lo che i primi scuopritori Portughesi lo crederono l’Ophir di Salomone e ciò non senza molta probabilità come in altro luogo avvertimmo. Il Geografo Nubiense nel paese Zengi comprende Melinda (p.27) il quale afferma terminarsi a Mombassa, ove incomincia la terra di Sofala (ibid. p. 28 J In quest’ultima regione numera le due città di Hartema e di Dandema. Questo paese secondo i primi suopritori Portughesi apparteneva al vasto Impero di Monomotapa. Lungo mare gli abitatori della costa quasi tutti Arabi Mao mettani, erano sudditi di un certo Abramo tiranno di Quilloa, città nobile, e la più cospicua di quella costiera (Maff. Stor. dell’Ind. p. 42). 944- Adorano gl’idoli. Della religione dei popoli del Monomotapa e di Sofala parla il Faiia. La medesima non ammette simulacri d’idoli. Riconoscono un solo Dio, credono ali’esitenza del diavolo che appellano Muguho e lo credono malignissimo. 1 loro Imperadori dicono che passano dalla terra in cielo, e in questo stato gli chiamano Muzimos e gl’invocano (Hist.Gen.des Voy.t.V. p 226). L’Hamilton dice che sebbene nell’interno il paese sia abitato da infedeli, le costiere di Magadaxo, di Zeda e di Yuman (probabilmente l’Jnham) sino al capo di Guardafuj e per l’estensione di circa 3oo leghe a tramontana, hanno abbracciato il maomettismo, ma rimangono presso quelle genti ceremonie, usi, e tradizioni pertinenti all’ antico culto (ibid. p. 212). 945. Hanno il corpo grosso. Secondo il Lopez sono neri e di statura mezzana (ibid. p. 225). Secondo l’Hamilton gli abitanti di Monzambico sono neri ^edi alta statura c bella, e ben proporzionati, e ottimi schiavi (ibid. p.212). IVon concordano