abitano Cristiani, Armeni, Giorgiani, e alcuni Saraceni, e Giudei, ma pochi; qui si lavorano panni di seta, e di molte altre,
e diverse sorti, gli uomini vivono dell’arte loro, e sono soggetti al gran re de Tartari: ed e da sapere che noi solamente scriviamo delle principali città delle provinole, due o tre: ma ve
ne sono di molte altre che sarìa lungo scriverle per ordine, se non
avessero qualche special cosa maravigliosa; ma di quelle che
abbia ni pretermesse che si ritruovano neTuoghi predetti, più
pienamente di sotto si dichiarano. Poichè s’ha detto de’confìni
dell’Armenia verso tramontana: ora diciamo degli altri, che
sono verso mezzodì, e levante.
CAP. VI.
Della provincia eli Moxul, e della sor le di abitanti, e popoli
Curdi, e mercanzie che si fanno.
Moxul 08 è una provincia nella qual abitano molte sorti
di genti, una delle quali adorano Macometto, e chiamatisi Arabi j
l’altra osserva la lede Cristiana; non però secondo che comanda
la Chiesa, perchè falla in molte cose, e sono Nestorini, Iacopiti, e Armeni, e hanno un Patriarca che chiamano lacolit, 69 il
qual ordina Arcivescovi, Vescovi e Abbati, madandoli per
tutte le parti d’India, e al Cairo, e in Baldach, e per tutte le
68. Mosul dice Macdonaid Kinner con un piccolo territorio forma un indipendente governo sotto un Bassà a due code. è sulla riva occidentale del Tigri: la sua
Latitudine 56.’ 21." soggiunge come la città è in un grandissimo squallore stante
le sue vicende. fu assediata da Saladino: indi presa dai Mogolli, tre anni dopo
la presi di Iialdacca. Fu di poi rovinata da l’imur, e superata da Nadir Shah
nel 17\7)-. le migliori fabbriche sono cadute in rovina. Fà tuttora 35ooo anime
’Turchi, Kurdi, Giudei, Armeni, Ne\toria>iiy e Arabi. Nell’opposta riva, e a tre
quarti di miglio, nel Villaggio di Zinnia è a qualche dicono il sepolcro di Giona:
ivi credesi che fosse fabbricata Ninive. Fu eretta una nuova Ninive dopo la distruzione dell’antica, di cui veggonsi alcune rovine che consistono in uu muro
>n p«ù alto di 20 piedi, ed una fogsa. (Macdonal. Kinn. p. 2^7).
6j. Neitorini e Jacopini intorno ad essi e al loro Catolico che corrottamente il P.»|<j chiamò Jaoolit o Jar.nlin seguendo il modo di pronunziare detta voce
df^li Araló, che lo appellano Jatlih (henaudout Ancien.Re’at. drs Ind.et de la Chin.
p • «)) vHati l introduzione (Lib. IV. c. 7). Ma il titolo di Catolico è esclusivo oggidì (M capo della tetta Nestoriana, mentre i Jacopini o (¿incubiti in odio
d.»ll altra hanno dato al loro capo il titolo di Alufrian (ftcnaud. 1. c.)