Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/17

Da Wikisource.

Dello stesso, Al medesimo.


II
L Giglio, è'l Rè de'fiori

In terra, et è la sua Regina, ò Sposa
Ricca de'grati Orientali odori
O la Ciprigna, ò Damaschina Rosa.
Han gli horti i Cieli ancora;
Sono i suoi fior le stelle,
Altre più luminose, altre men belle.
È l'Empireo un Giardino,
C'hà di spirti beati
Mille fiori odorati.
Tu raro Semplicista, anzi divino,
Sciegli dall'Alpi eterne i fior più degni,
E ne nostri Apenin gli additi, e insegni
Onde al tuo capo una corona innesti,
Con le stelle terrene i fior celesti.