Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/196

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176 DESCRITTIONE


Natura. Luogo. Sapore.


forma di Mirto, ma alquanto più lunghe, et profondamente per l'intorno intagliate, nervose, crespe, di grandezza ineguale, et di colore, che nel verde nereggiano. Il fiore è composto di quattro foglie disposte in croce, le quali sono appuntate, lanuginose, di colore, che nel ceruleo impallidiscono, et nel lor mezo evvi una congerie di strette fogliette, come nella Rosa Alessandrina, ò moscata si veggono. Questa pianta è perenne, et nasce nelle alte rupi del Baldo da Euro dominate. L'Inverno perde la foglia. la pianta è alquanto acre, ma le radici si provano insipide. Et da le nude pietre escono,

Il Nardo Celtico, frequentissimo.

Il Dauco II. di Dioscoride, detto Cretico.

Il Sedo Petreo montano del Lobelio, sarà forse il Phillo Arrhenogono del Dalecampio.

La Campanula minore con foglia rotonda.

La Sanicula, overo Orecchia d'Orso del Matthioli, nominata dal Gesnero Britannìca, et Arthritica; et da Fabio Colonna per vera Alisma è stata proposta.

La Sassifragia maggiore de gl'Italiani, frequentissima.

L'Umbilico di Venere di II. specie, molto copioso.

Il maggior Raponcolo di larga foglia, overo Alopecuro di Theofrasto appresso il Dodoneo.

Il Raponcolo montano di sretta foglia nostro, detto da Fabio Colonna Raponcolo cornicolato montano.

L'Aizoo montano de' Leonesi.

Il Cneoro II. di Theofrasto presso il Matthioli, da lui figurato ne' suoi ultimi Commentarij Latini.

Oltre di ciò quivi crescono queste nostre piante le descrittioni, et figure delle quali quì appresso si vedranno.


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