Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/263

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DI MONTE BALDO. 243

Io à questo non saprei qual altro più propriamente se potesse ridurre, che la Radice da noi proposta, che ci viene mista co'l Gengiovo Moro, overo Mequino (del quale è certamente congenere,) corrispondendo ella così nell'esterna forma, come nell'interne note, ch'è à dire nelle facoltadi, et colori, al legitimo Doronico. Si come è stato (et tutt'hora è presso de molti) gravissimo errore, che in vece di Doronico s'hanno servito dell'Aconito Pardaleanche minore de' Moderni, tutto che di facoltà al Doronico direttamente contrario. Non hò voluto tralasciare di dare la figura di questo Doronico da me così stimato, ancor ch'io sappi, che sia stata proposta dal Pena, et dal Lobelio con nome di Mequino di rara specie.

Questo è di corteccia, che tende al citrino; di grossezza del dito pollice, sodo, pesante, senza alcuna fibra, et rompendosi è pieno di vene bianche, di sapore acre, aromatico, et mordace; Egli è nella superficie della corteccia di spessi nodi vestito, per il che io credo, che anco per qusta esterna forma l'Aconito sudetto, mancando la cognitione, del vero Doronico fosse con facilità introdotto, et da molti che bene spesso dell'esterno solo s'appagano abbracciato; onde nacque poi l'errore che tant'anni è seguito. Concluderei adunque, che havendo il proposto Gengiovo le note tutte da Serapione, et da gli altri Arabi al Doronico attribuite, ch'egli fosse il legitimo Doronico.

Nella destra parte di Losanna ad Austro soggetta copiosa si vede;

La Pinguicula del Gesnero (con fior ceruleo,) ò Coculata dal Dalecampio detta, et da altri Cria d'Apuleio creduta.


Hh 2 Nella