Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/267

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DI MONTE BALDO. 247

a quella del Bupleoro di stretta foglia, le quali uscendo molto copiose dalle sudette partitioni, in guisa radiante si spargono; il caule è nudo rotondo, et longo circa un palmo, et nella sommità produce il fiore composto di sette foglie alquanto appuntate di color pallido, nel mezo del quale cresce il seme in modo d'umbella, di grave odore , et questo appunto avviene come nello stesso Bupleoro. Fiorisce nel mezo di Luglio, et nel mezo d'Agosto si raccoglie il seme. Tutta la pianta ha sapore di Carciofo. Mentre che di quì si fa dipartenza discendendo à mano sinistra si può vedere;

La Centaurea grande del Gesnero, la quale sarà forse il Centaurio bastardo del Dalecampio.

La Gentiana con foglia d'Asclepiade.

Il Cirsio spinoso.

Il Cirsio Ongarico del Clusio. et

Il Bupleoro di stretta foglia.

Et facendo noi passaggio per la strada ch'è trà il Maone, et Campedello entrammo nella Villa chiamata Ferrara la quale rispetto al luogo, è di Case, et d'huomini assai colta; in essa Via si ritrovano;

L' Asclepia con fior bianco.

Il Falangio del Matthioli.

Il Ciclamino di due specie. Il Chrisolacano del Dodoneo, ch'è la Tota bona, et Buon' Henrico del Matthioli; overo Spinaccia montana.

L'Osalide con foglia rotonda, frequentissima; effigiata dal Rovilio, ma non descritta. Questa pensai che fosse la Lunaria del Magi Arabi descritta dal Lobelio.


Quì


Tempo. Sapore.

Luoghi detti Maone, et Campedello. Villa detta la Ferrara.