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DI MONTE BALDO. 13

La Scorzonera latifoglia.

Et nella contraria ripa dell'Adige copiosamente cresce.

Il Rhù non solo usato da gli antichi ne' cibi, ma ancora da quelli, che acconciano i cuoi. Questo è il Sumach de gli Arabi, ma per lo Clima non in tutto proportionato alla sua natura, quivi sterile, et infecondo rimane.

Arrivati adunque, ove termina questa spaciosa campagna, lasciammo à lato sinistro la Villa di Bossolengo, così detta dalla molta copia di Bosso, che quivi dalla natura è spontaneamente prodotto, et nodrito; del quale à chi stà nell' opposta ripa del corrente fiume s’appresenta una selva, che anco di presente si vede; et del quale sono formati il maggior numero de partimenti, che ne' giardini di questa Città si veggono; nè questa Villa di piante priva si ritrova, poiche le seguenti vi si scorgono;

L’Abrotano maschio, ò per meglio dire comune, overo femina dell’Anguillara.

L’Abrotano maschio bianco.

L’Abrotano senza odore del Lobelio.

L’Alisso del Matthioli, il quale anzi è una specie di Thlaspi; et forse è lo stesso, ch’è l’Alisso minimo Clusiano.

Il Botrys frequentissimo.

L'Antirrhino silvestre, ò Fiteuma del Dodoneo.

Il Chamenerio, ò picciol Oleandro del Gesnero; da alcuni detto Delfinio di Dioscoride; et da altri Lino silvestre, et Onagra.

Il Ladano campestre di Plinio, così da’ Leonesi creduto, quì nasce con fior bianco, et rosso.

La vera Aristolochia rotonda, frequentissima.


L'Ari-