Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/386

Da Wikisource.
102 DESCRITTIONE

Havendo Plinio insegnato, che l'uva dell'Amomo è in uso, et di già conforme all'openione degli antichi datone le descrittioni, loda hora sommamente quell'Amomo, ch'è somigliante alle foglie del Melo granato; ch'è di ruffo colore dotato, et dapoi da' colori ci manifesta gli indici dell'Amomo migliore, et peggiore; osserva finalmente due differenze dell'Amomo, che s vende, cioè la più eccellente, l'uva dell'Amomo; et la men buona lo stesso Amomo friato.

Laudatur quam maximè. Essendo cosa certa, che Plinio hora parla dell'Amomo, cosa necessaria è, che questo Amomo, ò sia una nuova specie d'Amomo, ò pure quello di cui per avanti parlo per certo Plinio non può di nuova pianta dell'Amomo ragionare; percioche una pianta per anco non conosciuta non può esser ne lodata, nè scielta, et per questa cagione Plinio ce lo loda, acciò elegger si debba. Inoltre le parole di Plinio manifestamente dimostrano, ch'egli non una nuova specie d'Amomo descrive, ma che và osservando una particolar conditione del più eccellente Amomo, cioè, c'habbia le foglie à quelle del Melogranato simiglianti. Finalmente se Plinio havesse conosciuto due specie d'Amomo doveva eleggere la più degna, et migliore, mentre che ex professo trattò de gli Unguenti. Ma lo stesso Plinio in modo tale dell'Amomo ragiona, che si scorge chiaramente esser un solo Aroma; La dove si deve conchiudere, che in questo luogo Plinio non loda, ne descrive una nuova specie d'Amomo, ma dall'Amomo descritto egli scieglie, et loda quello, come più eccellente, et migliore, nel quale alcune foglie à quelle del Melo granato somiglianti si veggono.

Punici mali folijs simile. L'Amomo, ch'è simile alle


foglie