Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/8

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tesia di Lei, à quella sen’viene, quasi à determinato oggetto, con quella prontezza, che corpo grave al centro tende, ò sottil vapore alla più lieve sfera s’innalza; et se bene la sua bassezza ne la ritragge, non però tanto la può ritardare freno di dovuta riverenza, quanto la sforza fervente desio di mostrar in parte la divotione dell’Autore verso Signore, et Padrone tale, alle cui lodi inenarrabili sia Encomio prolisso, e veridico, il solo gran nome di Nicolò Contarini, così grande, così nobile, così virtuoso, quale l’Universo lo conosce, e lo ammira. Contarini ceppo da’ cui chiarissimi rami è uscita maggior copia d’Heroi, che numero di frondi da’ superbi tronchi dell’antica Hercinia. Quel Contarini, cui difficilmente si scorge, se più ò Fortuna con l’immense ricchezze habbi favoreggiato, ò Virtù con l’incomparabili doti dell’animo fatto riguardevole, così sono e l’un’, e l’altra à gara concorse alle di Lui grandezze. Quegli per li cui nobilissimi giardini riserbò il Tempo (scopritor delle cose) sino à dì nostri molte piante rarissime, et peregrine, quasi sdegnando, che Fenici tra l’herbe, sotto quello nostro Emispero stessero alttove, che in luogo sì degno imprigiona-


te.