Pagina:Porta - Poesie milanesi.djvu/166

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10) Satira ai Classicisti del tempo che nulla perdonavano agli scrittori appartenenti, come il Porta, alla scuola romantica.

11) camerleccaj: dal tedesco Kammerlaquaì, lacchè, servitore di camera (Cherubini). Notisi l’umorismo nella scelta di questo epiteto, per qualificare il domestico confidente della Marchesa.

12) mestee: la scelta del vocabolo mette in evidenza lo sprezzo del domestico per il cappellano che la nobile padrona considerava alla stregua degli altri inservienti di casa.

13) desmorbagh: ripulire.

14) terza part: il rosario, che, essendo diviso in tre parti, non viene recitato per intiero.

15) primerista: che giuoca a primiera.

16) madamm: modista.

17) sblusciaa: ne sono scivolati.

18) han fa spazzetta: se ne sono andati.

19) sojador: motteggiatore, ed anche adulatore.

20) ciall: buffone.

21) no fa pan mojn: non ammollare il pane nel vino.

22) reffign: torcere il naso.

23) reciocch: ripicco.

24) sessioni descrizione al vivo.

25) bauscia: saliva.

26) tanè: colore fra il rosso e il nero.

27) slisass: logorare.

28) salamm: traslato, per sciocco.

29) Nelle edizioni posteriori a quella del 1 842 è sostituito Gherardin (sottintendi Carlo) il vero autore delle sestine milanesi dal titolo Risposta de Madamm Bibin edita nel 1819 contro la cantica del Porta El Romanticismo (v. pag. 1 33). A dimostrare il poco conto in cui fino dalla sua pubblicazione venne tenuta la Risposta, il Porta finge che l’edizione fosse già passata presso un pizzicagnolo che se ne servisse per incartocciare il salame di D. Ventura.