Pagina:Porta - Poesie milanesi.djvu/350

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10) boifá: tracannare.

11) nega : annegare.

12) martin, ecc.: voce del gergo per fiasco (di vino) di Buscate.

13) Bust: Busto Arsizio nei cui dintorni vi sono brughiere, cioè sodaglie a erica.

14) sces: siepe.

15) sgrazzononn, ecc. : grappoloni d’uva tanto fatta.

16) grippa: ruba.

17) pacciugh: intrugli.

18) slandroni: poltroni.

19) bosin: il poeta vernacolo.

20) razza paj: ciurmaglia.

21) Canegraa: terra di Canegrate.

22) Modron: i Visconti di Modrone.

23) vedij: vitelli.

24) Gergnett: Gernetto, presso Monza, villa allora del Conte Mellerio.

25) giusosa: succosa.

26) rasoi: magliolo, sarmento da innestare (insedi).

27) insedida: innestata (qui in senso metaforico).

28) influss del Verzee : influsso milanese, perchè nata nel palazzo reale di Milano.

29) fa a sciosc: fare a soccida.

30) deslippa: sfortuna.

31) * romp la pippa ", significa infastidire.

32) Monsciasch: territorio di Monza.

33) Punium: punto fermo, cioè, qui si faccia pausa nel bere.

34) metta: il manifesto del calmiere.

35) Lapoff: la maschera.

36) sgandolli: mastico, mangio.

37) el Miggia e el Simona : modo di dire equivalente all’altro : ogni minchione.

38) bottan: bottaccio, ventre.

39) firisell: vino chiaro.

40) Vedano al Lambro.

41) de trii: di tre soldi.

42) Carla: vecchio modo di pronunciare il nome Carlo, quello proprio del Poeta.

43) moxtill: barbarismo, derivato dall’unione delle due voci mò (ora) e stili che in tedesco significa zitto, silenzio I