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XIII.
I. Soulary.
UANDO nacque Gesù dal sen fecondo
Della vergine ebrea, l’orrida vesta
Scosse l’inverno e rinverdì giocondo,
4E Betlemme adorò di Dio la gesta.
Scese un inno d’amor dal ciel profondo,
Iddio s’unì degli uomini alla festa;
Osanna, ognun gridò, redento è il mondo!
8Ma l’asino ed il bue scosser la testa.
L’asino disse: o spalle mie, saprete
A suon di verghe se redente siete
11Quando a Gerusalemme il condurrete!
Ed il bue: le mie costole sapranno
Un giorno a Cana se redente l’hanno
14Quando in bistecche me le mangeranno!
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Stecchetti. | 4 |