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I

PER COMINCIARE


     Spesso una voce incognita
mi dice: o giovinetto,
perché dolente hai l’anima,
e pallido l’aspetto?
5Di desiderii inutili,
oh, non ascolta il grido;
l’aura che vien dagli uomini,
amico, è un verbo infido!

     L’aura che vien dagli uomini,
10dice l’amica voce,
ti segnerá benevola
di canizie precoce;
tienti i tuoi canti, o giovine,
vivi nel lieto oblio;
15non valgon templi olimpici
un tugurio natio.

     A te divine musiche
cantano i tuoi vent’anni,
rose educar le lagrime
20dei primi disinganni;
del bisogno la maglia
non ti comprime il cuore,
che eterna, puro e vergine,
l’inno del primo amore.