Pagina:Praga - Le madri galanti.djvu/43

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Maria.

Ah! Enrico!.... Chiedeva così.... per curiosità. Ed ora a cosa pensi?

Camilla.

Io? a quella povera madre di ieri sera. Aveva l’aria così estenuata, e quando le avete detto se voleva darvi il bambino da allevare, che l’avreste tenuto in luogo di figlio, la povera donna ruppe in pianto esclamando: No, no, Iddio me l’ha dato a me il mio figliolo e voglio tenerlo. Quelle parole mi commossero tutta.

Maria.

Ed io, cara Camilla, arrossii della mia offerta, e compresi esservi nel cuore di quella donna assai più squisitezza di sentimento che nel mio. Ma io non son madre: se lo fossi stata, chi sa forse che non le avessi risparmiata quella domanda.

Camilla.

Come sareste stata buona madre voi, cara zia.

Maria.

Era l’unico voto mio.... Sospiri? l’hai anche tu un voto nel cuore, non è vero?

Camilla.

Io, buona zia? non vi ho detto mai nulla.

Maria.

No, ma in queste tre settimane che sto sempre con te ho potuto indovinare qualche cosa.

Camilla.

Impossibile — e come?